Nel video che vi proponiamo, andiamo in Costa d’Avorio per conoscere suor Monica Auccello. Con parole semplici ci racconta la sua lunga e ricca esperienza di missione.

Le gioie e le tristezze della sua prima missione nel nord della Costa d’Avorio: “il sorriso sul volto di tanti bambini orfani e la fatica delle donne”.

Appartenente alla congregazione della Sacra Famiglia di Spoleto, già a 17 anni ha voluto consacrarsi a Dio, e dopo aver fatto la professione religiosa è partita per il Guatemala.

“Lì ho toccato con mano cosa significa scegliere i poveri, metterli al primo posto”, ci dice.

Nel 2007, dopo gli studi per diventare infermiera, è arrivata in Costa d’Avorio, per lavorare nella città di Odienné, dove ha gestito per molti anni un grande Centro Sanitario. Il 95% della popolazione è musulmana.

La sua missione consisteva nell’occuparsi della salute di centinaia di bambini che ogni giorno venivano curati nel Centro.

Nel 2011 ha contribuito ad aprire la “Casa-famiglia Arcobaleno”, per rispondere a un bisogno urgente: accogliere tanti neonati abbandonati dalle mamme, ragazze-madri che in ambiente musulmano non potevano tenersi il bambino, oppure orfani, perché la mamma era morta durante il parto.

“Abbiamo dato un sorriso a tanti bambini sfortunati, procurando loro una casa e una famiglia e facilitandone l’adozione”, dice con soddisfazione.

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