La Gran Bretagna dovrà restituire la sua ultima colonia africana allo Stato di Mauritius: lo ha deciso la Corte Internazionale di Giustizia dell’Aja. La Gran Bretagna deve rinunciare alla propria sovranità sulle Isole Chagos, un insieme di atolli e isolette in pieno Oceano Indiano, situate a 600 a sud delle Maldive, e a circa 1800 km a est delle Seychelles, scoperte nel 1512 dal navigatore portoghese Pedro Mascarenhas.

Fino al 1962 facevano parte dell’ex colonia inglese di Mauritius, altra isola dell’Oceano Indiano, che si trova a 1700 km a est di Madagascar. Durante il processo di decolonizzazione di Mauritius (concluso nel 1965 con la sua indipendenza) gli inglesi si accordarono con gli americani, per far diventare l’atollo più grande dell’arcipelago delle Chagos, Diego Garcia, un’importante base navale, con annesso un aeroporto dove fare atterrare gli imponenti bombadieri.

La base aeronavale di Diego Garcia è ad oggi una delle più importanti strutture militari statunitensi al mondo, da cui a partire dagli anni ‘90 partono i bombardieri a lungo raggio diretti in Iraq e in Afghanistan.

Ma la cosa più vergognosa fu la deportazione forzata degli abitanti indigeni dell’arcipelago a Mauritius, i chagossiani, chiamati anche ilois, e più vergognoso fu il silenzio di giornalisti, politici, e della stessa ONU su questa grave violazione dei diritti umani. Questo brutale atto coloniale inglese è stato ignorato, e inascoltate sono rimaste per decenni le rivendicazioni di Mauritius sulle isole Chagos.

Fino però al 2017, quando all’Assemblea Generale dell’Onu riunì una maggioranza che votò il deferimento della questione alla Corte Internazionale di Giustizia per una risoluzione.

Il Primo Ministro di Mauritius Pravind Jugnauth ha salutato la sentenza con grande compiacimento: “Questo è un momento storico per Mauritius ed il suo popolo, inclusi i chagossiani che sono stati deportati dalla loro terra e a cui è stato proibito di ritornarvi durante l’ultimo mezzo secolo. La nostra unità territoriale ora sarà completa, e quando ciò accadrà i chagossiani e i loro discendenti potranno finalmente tornare a casa”.

Il Presidente della Corte di giustizia internazionale Abdulqawi Yusuf così giustificato la sentenza: “Il Tribunale ha rilevato come il processo di decolonizzazione di Mauritius non sia stato condotto in modo coerente con il diritto dei popoli all’autodeterminazione. Ne consegue che l’amministrazione britannica dell’arcipelago delle Chagos costituisca un atto illecito, comportando la responsabilità internazionale del suddetto Stato.” E ha concluso:La Gran Bretagna è ora obbligata a porre fine all’amministrazione delle isole Chagos il più rapidamente possibile”.