Ci scrive p. Vito Girotto da Niamey per dirci che il vescovo della diocesi di Niamey ha chiesto ai cristiani che durante tutte le messe si preghi per la liberazione di p. Gigi, con queste parole:

“Dio nostro Padre, tu ci hai chiamato alla libertà, e tuo Figlio Gesù si è sottomesso alla nostra condizione umana sofferente per togliere il peccato del mondo, accorda al tuo servo Pier Luigi, prigioniero nelle mani dei suoi rapitori, di ritrovare quella piena libertà che tu hai voluto donare a tutti i tuoi figli.
E dai a questo nostro tempo la grazia della tua pace, per Gesù Cristo nostro Signore.
Nostra Signora del Perpetuo Soccorso, soccorrici.”
San Michele Arcangelo, difendici.”

 

Altre iniziative dei cristiani del Niger che ci segnala p. Vito:

  • I cristiani della Missione di p. Gigi, Bomoanga, hanno organizzato un pellegrinaggio sulla collina che sovrasta il villaggio, sopra il quale è stata eretta una croce;
  • A Makalondi due giovani pastori protestanti faranno una preghiera ecumenica per p. Gigi insieme ai cattolici.

Ricordiamo che i musulmani del Niger si sono uniti ai cristiani nella preghiera per la liberazione di p. Gigi, e hanno lanciato un appello affinché i suoi rapitori, seguendo il vero insegnamento dell’Islam, cessino ogni violenza e rispettino i diritti di ogni persona. Il manifesto del Comitato Inter-religioso del Niger, che chiede la liberazione immediata e senza condizioni di p. Gigi, è affisso in varie parti della città e in vari edifici pubblici e privati, per invitare tutti a unirsi a questa campagna di preghiera e di pressione sui rapitori.

P. Vito, missionario SMA originario della diocesi di Padova, è il Parroco di Makalondi, che dista pochi km da Bomoanga, la missione di p. Gigi. Come tutti gli altri preti e suore di quella zona, è ritenuto a Niamey, la capitale, per ragioni di sicurezza. Ma attraverso i suoi collaboratori e catechisti continua a seguire la sua comunità, e ad incoraggiare i suoi cristiani in questi momenti di prova.

Nel nostro canale Youtube, un’intervista a p. Gigi, realizzata da p. Gino Sanavio nel 2015.