Dopo settimane di violente proteste, un sospetto tentativo di colpo di stato e l’emergere di due primi ministri in competizione, in Guinea-Bissau le elezioni presidenziali si terranno domenica prossima 24 novembre.
Bbc News Africa ricorda che il presidente, il primo eletto democraticamente, correrà per una rielezione contro altri 11 candidati, tutti uomini, tra i quali il suo vecchio rivale, l’ex primo ministro Domingos Simoes Pereira.

Qualche settimana fa la Comunità economica degli stati dell’Africa occidentale, nota come Ecowas, ha lanciato un allarme sulla possibilità di una guerra civile, esortando le autorità a non consentire il deragliamento del processo elettorale. Il progetto di Ecowas mirato all’invio di 2mila soldati per il monitoraggio elettorale è stato però bloccato dalla Guinea-Bissau.

Il paese ha conosciuto nove colpi di stato, o tentati golpe, dalla sua indipendenza dal Portogallo nel 1974, e gli analisti affermano che esiste il rischio di un altro colpo di stato nel caso in cui il risultato delle urne non fosse accettato.

Osservatori elettorali di Ecowas, Unione africana e Stati Uniti dovrebbero essere mobilitati il giorno delle votazioni. Se nessun candidato riceve più del 50 per cento dei voti, un secondo turno elettorale è previsto per il 29 dicembre.

Notizia: Swissinfo

Foto: sito un.news.org