Proseguiamo il nostro viaggio nella SMA e nei racconti dei Padri attraverso la rubrica “La missione in 5 minuti” con questa toccante testimonianza di P. Pier Luigi Maccalli.

P. Gigi – come viene affettuosamente chiamato da amici, confratelli e fedeli – nel contributo-video ripercorre alcuni momenti della sua lunga prigionia nel deserto del Sahara, sottolineando come questa esperienza tormentata e inaspettata si sia trasformata per lui in un’occasione di incontro profondo con il Signore.

Ricorda p. Gigi:

Io sono tornato da questa storia con un profondo sentimento di comunione con tutte le vittime innocenti… Mi sento prossimo alle frontiere, alle periferie.

[…] Tutte le domeniche mi appartavo per vivere la mia messa nel deserto.

Nel momento della consacrazione io dicevo: “Questo è il mio corpo ferito, questo è il mio cuore spezzato. Non ho altro da offrirti Signore”.

Credo profondamente che la messa è celebrare la vita, è offrire se stessi.

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P. Pier Luigi Maccalli era stato rapito da un gruppo di jihadisti (estremisti islamici) il 17 settembre 2018, nella sua missione di Bomoanga, nell’ovest del Niger.

È stato rilasciato l’8 ottobre 2020. I 752 giorni di cattività li ha raccontati nel libro “Catene di libertà” (EMI, 2021).

Adesso sono libero per liberare il perdono e spegnere sul nascere ogni inizio di violenza.

Sono libero per liberare l’accoglienza e consolare chi è affaticato e oppresso.

Sono libero per liberare la parola e dire a tutti di non incatenare mai nessuno.

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