P. François ci comunica la sua esperienza di collaborazione con il Centro Missionario Diocesano. Un’équipe di persone provenienti da varie parti del mondo propongono alle parrocchie un nuovo volto della missione

Sono p. François Yao Thia, missionario SMA originario della Costa d’Avorio e in servizio da due anni alla Parrocchia di S. Maria di Castello, nel centro storico di Genova. Da alcuni mesi sto lavorando nell’Ufficio Missionario dell’Arcidiocesi di Genova, dove il servizio missionario si rivela oggi più necessario e di maggior valore.

Lavoriamo in un’équipe composta da dodici persone di diversa provenienza, coordinati dal direttore don Francesco di Comite. Continuiamo a cercare e trovare tanti religiosi e laici generosi che offrono una testimonianza confortante della propria fede, di amore appassionato a Cristo e alla Chiesa attraverso la loro presenza attiva nei nostri incontri.

La nostra principale attività pastorale è la visita alle comunità religiose e alle parrocchie per parlare e sensibilizzarle alla missione, per rafforzare i legami tra le comunità presenti sul territorio diocesano e anche per rendersi conto che tutti insieme possiamo fare la missione a casa.

Ogni secondo giovedì del mese, organizziamo dei cenacoli di preghiera (celebrazione della santa Messa seguita da adorazione e testimonianze). Nei tempi forti di Avvento e Quaresima, prepariamo dei video sul vangelo che servono come percorsi di meditazione sulle letture domenicali. Adesso, stiamo lavorando sui progetti futuri.

Queste visite e celebrazioni mi hanno permesso di scoprire e di vivere le diverse realtà della missione a Genova. Infatti, le attività sono per me delle occasioni per immergermi nelle diverse realtà della cultura e della società locali. Ho trovato questo servizio missionario come un momento di arricchimento sia a livello umano che pastorale.

A livello umano, perché mi ha permesso di vivere in modo positivo con persone di altre culture, di apprezzare la loro cultura e di considerare la diversità culturale come una fruttuosa fonte di arricchimento e di collaborazione.

A livello pastorale, posso dire che questa missione è stata per me un’opportunità di apprendimento delle tecniche pastorali. Infatti, le diverse condivisioni delle esperienze missionarie, le diverse realtà con cui ci siamo confrontati durante le attività pastorali, mi hanno permesso di approfondire la mia conoscenza della pastorale missionaria a Genova.

In conclusione, la presenza nel Centro missionario Diocesano richiede un’attenzione e una creatività particolari. Richiede anche un buon adattamento e alcune qualità quali: coraggio, umiltà, tolleranza, pazienza, ascolto e disponibilità, qualità che sono espressione del dono totale di sé.

P. François Yao Thia