Yasmina Khadra, pseudonimo femminile di Mohamed Moulessehoul, è uno scrittore apprezzato nel mondo intero, nato in Algeria nel 1956.

È stato ufficiale dell’esercito algerino, testimone diretto della sanguinosa guerra civile che ha devastato l’ Algeria per oltre un decennio. Dopo aver suscitato la disapprovazione dei superiori con i suoi primi libri, ha continuato a scrivere usando come pseudonimo il nome della moglie.

Nel 1999 ha lasciato l’esercito svelando così la sua vera identità e ha scelto di vivere in Francia.

In Italia sono pubblicati molti dei suoi romanzi, tra cui per E/O i due noir Morituri (1998) e Doppio bianco (1999) :

“Ben Ouda, ex diplomatico, un tempo molto potente, viene selvaggiamente assassinato nella sua casa di Algeri. Poche ore dopo, Abad Nasser, professore universitario, subisce la stessa sorte. L’inchiesta stabilisce che uno stesso commando formato da tre uomini è implicato nei due omicidi. All’origine di tanta ferocia sembra esserci un misterioso documento, dai contenuti politici devastanti, che Ben Ouda voleva rendere pubblico.

Per Mondadori è uscito Quel che il giorno deve alla notte (2009), giudicato dalla rivista letteraria Lire  miglior libro dell’anno e adattato a film nel 2012:

“Algeria 1930: Younes ha solo nove anni quando viene abbandonato a una comunità benestante di provincia. Crescendo insieme ai giovani coloni francesi ne diventa compagno inseparabile. Finché un giorno non ritorna al villaggio Emilie, una ragazza splendida che metterà duramente alla prova la complicità fraterna dei quattro ragazzi, lacerati tra lealtà, egoismi e rancori che la guerra d’indipendenza contribuirà ad acuire enormemente. La rivolta algerina sarà per Younes tanto sanguinosa quanto fratricida. Si rifiuterà di lasciar distruggere i legami di un’amicizia eccezionale ma non accetterà mai nemmeno di rinunciare ai valori che suo padre gli aveva insegnato: l’orgoglio, il rispetto profondo per gli antenati e per i costumi del suo popolo, la fedeltà assoluta alla parola data“.

Con Sellerio sono stati via via pubblicati tutti gli altri suoi romanzi, tra i quali: Gli angeli muoiono delle nostre ferite (2014), L’ultima notte del Rais (2015), L’attentato (2016), dal quale è stato tratto il film di Ziad Doueiri, Le rondini di Kabul (2021) e Cosa sognano i lupi (2024).

Nel gennaio 2025 è uscito,  per la traduzione di Marina Di Leo, I virtuosi, un romanzo, denso e commovente, dal respiro ottocentesco:

Algeria, anno 1914: Yacine è un giovane ingenuo e virtuoso. Non vuole deviare dalla legge divina, né sa come evitare le trappole e le insidie del mondo.

Povero e alla mercé di un ricchissimo signore che ha diritto di vita e di morte su di lui, sulla sua famiglia e sull’intera comunità, Yacine imbocca un sentiero irto di insidie che non era destinato a percorrere. La Grande Guerra è appena deflagrata, l’Europa intera è nel caos”.

Nei romanzi di Khadra c’è sempre la coraggiosa difesa della doppia cultura/identità franco-algerina, che la storia ha  spesso cercato di rinnegare, e che lui stesso incarna così profondamente.

A cura di Maria Ludovica Piombino
Biblioteca africana Borghero