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Una giornata straordinaria, organizzata e vissuta insieme, con tutte le forze del mondo missionario padovano, quella di domenica 10 Aprile. La seconda edizione del Missio Meeting Giovani della diocesi di Padova è stata un’iniezione di fiducia. Fiducia in una Chiesa che cammina insieme, fiducia nei giovani e dei giovani che hanno varcato la soglia della missione ad gentes, ed ancora di più fiducia nel Signore, che continua ad operare, ad agire, a liberare, ad aprire varchi e abbattere muri.

La giornata è iniziata nel migliore dei modi, dopo la preghiera animata dai ragazzi del GIM (Famiglia comboniana), con le vibranti testimonianze di Gregoire Ahongbonon (Benin) e di Kindi Taila (RDC-Italia).
“Dall’Africa c’è sempre qualcosa di nuovo”, diceva due millenni fa Plinio il Vecchio, ed ecco che la forza liberante del Vangelo passa attraverso la disponibilità  di uomini e donne africani che non si fermano davanti a nulla, per rispondere al grido dei più abbandonati tra gli abbandonati, che sono i malati di mente in Africa (Gregoire) e per abbattere le barriere di legislazioni ingiuste e razziste, richiamando il dovere di tutti alla vigilanza civile ed all’azione responsabile perché  i diritti proclamati e formalmente difesi nei nostri paesi non si riducano a retorici proclami  (Kindi). La forza liberante della Parola passa poi attraverso la concretezza di un impegno diverso e possibile per tutti: è quanto abbiamo sperimentato nei 10 laboratori di condivisione.

Nel pomeriggio poi ci siamo lasciati rapire dalla presentazione della figura e del sogno di
quel grande apostolo della non-violenza attiva che fu Martin Luter King, con lo spettacolo ‘Il Sogno di King’. 
Ed è proprio un sogno che ci spinge, il sogno di Dio per noi: sogno di amore e misericordia, di perdono e di unità, di pace e di vita, sogno di liberazione e di vera umanità.  Questa è la chiesa in uscita che sogna  papa Francesco, una chiesa che prende l’iniziativa, si coinvolge, accompagna, fruttifica e festeggia (EG 24).