Nelle regioni centrali del Ghana vi sono reminiscenze dell’antico regno degli Ashanti e un perfetto connubio fra tradizione e modernità lo troviamo nella città di Kumasi.

Nel XIX secolo quello del popolo Ashanti era uno dei più potenti regni africani, immerso nelle foreste, nel cuore dell’odierno Ghana. Il regno venne fondato secoli prima, precisamente nel 1660. Grazie a una serie di condizioni favorevoli, come una capace organizzazione sociale e militare, gli Ashanti si trasformarono negli artefici dell’unificazione di quella terra un tempo chiamata Costa d’Oro. Una denominazione che non stupisce, dato che i giacimenti auriferi abbondavano nel regno Ashanti. L’oro è uno degli emblemi che contraddistinguono i componenti dignitari di questo popolo fiero. Ancora oggi, durante varie cerimonie, le figure di alto rango indossano gioielli d’oro e persino le spade sono rivestite con questo prezioso minerale. Gli orafi Ashanti sono rinomati proprio per la loro abilità nel forgiare splendidi monili.

 

Kumasi è la città-simbolo degli Ashanti, ubicata in una regione ricca di giacimenti auriferi. Le sue origini sono ammantate da un’immagine mitica e regale. Narra la leggenda che il sacerdote Anokye piantò tre talee dell’albero di kum (Lannea acidissima) in tre differenti luoghi: dove l’albero avesse messo radici lì sarebbe sorto il cuore del regno Ashanti. La talea attecchì nel sito Kwaman, poi chiamato Kumasi (kum ase significa “sotto l’albero kum”).

Se Accra è la capitale dell’attuale Ghana, Kumasi rimane la capitale mitica del regno degli Ashanti. Quel regno di fatto non esiste più, ma numerose tradizioni ad esso legate sopravvivono. Basti pensare alla figura dell’asantehene, che rappresenta ancora oggi il sovrano tradizionale, protagonista di eventi, feste e cerimonie, come quella detta dell’adae. In questa occasione, l’asantehene, accompagnato dal seguito reale, viene portato su una portantina e riparato da grandi parasole. In questa cerimonia può capitare di ammirare il famoso sgabello regale, simbolo per eccellenza del potere dei sovrani Ashanti.

 

Kumasi racconta questo e altro ancora. Nell’area di nord-est vi sono molti edifici tradizionali Ashanti dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Si tratta non solo di abitazioni costruite con legno, terra e paglia, ma anche di templi e santuari ornati magnificamente con forme geometriche, con spirali e arabeschi. Altri edifici sono decorati con figure che rappresentano animali e specie vegetali, associate ai simboli Adinkra tradizionali. Gli ornamenti, oltre al rilevante significato architettonico, esprimono anche simbolismi legati alle idee e alle credenze del popolo Ashanti. Un insieme di conoscenze culturali che merita di essere conosciuto, valorizzato e tutelato.

Silvia C. Turrin

Foto: wikipedia, onlinepictureproof.com

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