Bomoanga Niger

Il Centro Nutrizionale di Bomoanga, voluto da p. Gigi Maccalli per rispondere al grave problema della malnutrizione dei bambini nel sud-ovest del Niger, continua ad operare anche oggi grazie a Valérie Lompo che ne assicura l’attività.

Dopo il rapimento di p. Gigi nel 2018, ero dibattuta tra il chiudere l’attività del Centro Nutrizionale o il continuare ad assicurare il mio servizio a Bomoanga. Non sapevo proprio cosa fare. L’insicurezza della zona e il parere di tanti mi spronava ad andarmene. Tra l’altro, come potevo da sola assicurare il latte, i biberon e le medicine una volta finite le scorte? Una telefonata arrivata a p. Mauro Armanino, rispondeva al mio interrogativo: amici dall’Italia avrebbero continuato ad assicurare latte e il necessario per i bambini malnutriti di Bomoanga e la diocesi di Niamey, nella persona del vescovo, mi garantiva anche di tutto l’appoggio.

Le donne con bambini orfani e malnutriti continuavano a venire ed erano contente di trovarmi presente e speravano che restassi per continuare a beneficiare dell’aiuto nutrizionale.

Non potevo abbandonarle ed ho deciso di restare. Per due anni ho continuato il mio servizio nonostante le difficoltà dovute a ritardi di approvvigionamento e soprattutto all’insicurezza della zona. Fino a gennaio 2021 sono rimasta a Bomoanga, ma poi ho dovuto trasferirmi a Makalondi in una casa messa a disposizione dalla diocesi.

Avevo dapprima gioito insieme alla gente di Bomoanga, ad ottobre 2020, per la notizia della liberazione del ‘nostro padre’. Ho saltato di gioia, mi sentivo leggera, come se un grosso peso fosse caduto dalle mie spalle. Pensavo che il peggio fosse passato e ho dimenticato tutti i problemi e le fatiche attraversate in quella lunga attesa.

Ma qualche mese dopo, c’è stato un nuovo attacco di jihadisti proprio alla missione di Bomoanga. Il capo-villaggio stesso è venuto a constatare l’accaduto e a consigliarmi che per la mia sicurezza era meglio abbandonare il Centro Nutrizionale dove risiedevo.

In effetti, i jihadisti sono ritornati una quindicina di giorni più tardi e hanno sfondato le porte della Missione di Bomoanga. Sono entrati ovunque e portato via ogni cosa anche i materassi. Sono passati anche dal Centro Nutrizionale e hanno preso tutto: latte, medicine, coperte, zanzariere, abitini…

Oggi continuo ad assicurare accoglienza e cure nella cittadina di Makalondi, centro amministrativo della zona gurmancé (a circa 25 Km da Bomoanga) e il raggio di azione della mia attività si è allargato ad altri villaggi. La diocesi mi aiuta e mi trasmette regolarmente il necessario di latte e biberon che gli amici dall’Italia non hanno mai interrotto di mandare regolarmente.

L’attuale abitazione è ridotta in capacità di ospitalità, c’è l’essenziale per un accompagnamento soprattutto diurno. Solo chi viene da lontano passa la notte nel cortile sulla stuoia che si è portato da casa. La gente non si lamenta, anzi apprezza molto questo servizio e mi manifesta sempre grande riconoscenza.

Lo scorso anno 2022 ho registrato e accudito 103 casi di bambini malnutriti e orfani. Anche il C.S.I. (Centro di Salute Integrale) gestito da infermieri di stato, indirizza da me le mamme con bambini per un ‘recupero nutrizione’. C’è stima e collaborazione. Io faccio quello che posso e che ho imparato, consapevole dei miei limiti (non sono infermiera), ma l’esperienza acquisita in questi anni mi è di grande aiuto. Il più grande problema comunque resta l’insicurezza e per questo prego ogni giorno per la pace nella speranza che anche padre Gigi torni presto tra noi”.

Testimonianza di Valérie Lompo