L’invasione di cavallette non si è fermata con l’arrivo delle piogge, come si sperava, anzi continua a devastare la produzione agricola in vari Paesi dell’Africa orientale.

È difficile raccogliere dati, ma secondo gli esperti della FAO, con tutta probabilità la situazione è peggiorata nelle ultime settimane.

L’emergenza del Covid-19 ha reso immensamente complicato importare insetticidi dai Paesi produttori, Cina e Stati Uniti in primo luogo; le limitazioni negli spostamenti nei Paesi dell’Africa orientale, tutti sottomessi a misure di lockdown; molte strade rese impraticabili dalle recenti forti piogge: tutto questo ha provocato un grave rallentamento della lotta contro l’espandersi dell’invasione di cavallette, iniziata un paio di mesi fa.

Nuovi sciami si sono formati in Kenya, Etiopia e Somalia, che continuano ad essere i paesi più colpiti. E i Paesi con loro confinanti sono minacciati, senza sapere cosa fare per contrastare questo flagello.

Molti agricoltori, dopo  aver perso il raccolto, avevano fatto una seconda semina: ma non appena spuntate, le piantine sono state divorate. Una grande carestia si annuncia in Paesi già provati.

Il coronavirus ha provocato finora 800 morti in tutto il continente africano, ma quanti ne provocherà la prossima carestia in Africa orientale?

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