Il popolo Yoruba è uno dei maggiori dell’Africa Occidentale: abita il sud della Nigeria e del Benin. Ha elaborato una cultura raffinata, al centro della quale c’è un mondo religioso ricco di simboli, mitologie, cerimonie, suppellettili. La religione yoruba ha attraversato l’Oceano, ed è approdata sulle coste del Brasile, portata dagli schiavi: è infatti alla radice del culto del candomblé.

Uno degli aspetti più caratteristici della religione yoruba sono le maschere. Una di queste è l’Egúngún. Letteralmente, la parola Egúngún può essere tradotta come “morto vivente”, oppure, nella sua variante ara orun,come “abitanti del cielo”.

Nel senso più ampio, designa una figura mascherata che indossa un costume, un travestimento per il culto degli antenati.

Per gli Yoruba di tutto il mondo, il culto Egúngún rappresenta la comunione tra i vivi e gli antenati. Celebrano la visita degli spiriti ancestrali ai loro discendenti per benedirli, incoraggiarli a perseverare nei valori culturali e, quando necessario, a giudicare i vivi.

La funzione cultuale, infatti, è soprattutto quella di risolvere i problemi della comunità; questa dimensione sacra spiega perché l’Egúngún è una società segreta, la cui base è la legge del silenzio.

Esistono diversi tipi di maschere Egúngún. L’Omo Egúngún, “figlio di Egúngún” o “giovane Egúngún”, ha costumi realizzati con fasce di tessuto variegate e ornate, che vorticano in una danza lenta e maestosa.

Gli Agba Egúngún, “senior Egúngún”, hanno invece costumi fatti di stracci sporchi e masse di argilla con teschi di animali incrostati di conchiglie.

Tradizionalmente, la maschera Egúngún è riservata agli uomini, assistiti solo da una donna chiamata Iya Agan, la sacerdotessa della divinità di culto. Simboleggia il legame tra gli dei e gli antenati.

Secondo la tradizione, le donne non dovrebbero conoscere l’identità di chi indossa le maschere ed è pericoloso per loro toccarle. Si dice che alcuni Agba Egúngún siano in grado di identificare le streghe che nella cultura yoruba sono quasi sempre donne.

La mascherata di Egúngún è una cerimonia dalle mille sfaccettature, che include la presentazione di offerte e l’onorare gli antenati per la loro vita di virtù. Durante la cerimonia, i vivi implorano il loro aiuto per la pace e l’armonia nella comunità.

Per gli Yoruba gli antenati sono promotori celesti, capaci di attraversare la linea che separa il mondo dei morti da quello dei vivi. Tra la vasta gamma di temi associati alla mascherata di Egúngún, c’è la correzione degli stereotipi sociali e culturali.

Nell’organizzazione sociale yoruba, l’uscita della maschera è periodica, per celebrare e invocare i morti. Questo periodo è conosciuto come il festival di Egúngún, che dura circa una settimana.

Tuttavia, le comunità possono decidere l’uscita della maschera durante le cerimonie del clan a partire dalla nascita fino alla morte. Così, è consuetudine che un Egúngún esca dalla camera del morto qualche tempo dopo la sepoltura e lo imiti mentre porta i saluti dei morti agli altri membri della famiglia.

In questo culto i costumi devono essere belli per comunicare un’impressione di vigore e prosperità. Un costume Egungun è composto da diversi strati di lembi di tessuto realizzati con tessuti costosi e prestigiosi, che esprimono la ricchezza e lo status di una famiglia, nonché il potere dell’antenato.

Per rendere il costume più bello, e quindi potente, i lembi sono decorati con motivi di patchwork, trecce, paillettes, pompon e amuleti.

Sebbene differiscano da regione a regione, devono nascondere completamente l’identità di chi li indossa. La rete nasconde efficacemente i tratti del viso e della mano che potrebbero rivelare chi lo indossa.

Il costume viene riparato e rinnovato per l’uso anno dopo anno, con strati di nuovi lembi e amuleti aggiunti per esprimere memoria e onore.

Cerimonia di Egungun in Argentina

L’altra funzione del culto è quella di intrattenere. Anche il festival di Egúngún è un momento festivo simile al carnevale. Durante queste gite popolari, gli Egúngún ballano per la città per divertire il pubblico.

Essi sono accompagnati dai sostenitori, con in mano delle fruste per allontanare le persone che cercano di avvicinarsi troppo. Anche altri membri della comunità, seguaci di altre credenze, inclusi cristiani e musulmani, ballano al ritmo di Egúngún.

Oggi i festival di Egúngún sono organizzati non solo dalle comunità yoruba dell’Africa occidentale, ma anche in America e soprattutto in Argentina e Trinidad.

A cura di p. Sivano Galli

Foto: wikimedia; mdpi.com; pinterest; penpushing.com.ng