Ci uniamo alla preghiera per padre Gigi Maccalli, che abbiamo sempre nel cuore, da quando l’abbiamo conosciuto a Genova come consigliere provinciale, pochi anni prima che ripartisse in missione in Niger. Di lui abbiamo apprezzato la sua pacatezza, la sua fermezza e il suo entusiasmo nell’annuncio del Vangelo.

Negli incontri mensili per gli adulti, poneva degli interrogativi, obbligava a guardarci dentro, come sembrava che ti guardasse dentro il suo sguardo profondo e misericordioso che ti faceva pensare a quello di Gesù.

Per lui era importante spargere semi di Vangelo nella convinzione che “‘la prima evangelizzazione altro non è che umanizzazione”, come ha scritto in una sua lettera.

Una sera, ospite a casa nostra, ci aveva annunciato che partiva per il Niger, una missione nuova, tutta da costruire, ma lui era fiducioso come sempre: andare là dove sei chiamato a portare l’annuncio del vangelo, senza se e senza ma.

Come non ricordare la sua vicinanza ai giovani negli incontri di preghiera, in una lettera scritta pochi mesi dopo il suo arrivo, diceva loro che “dopo una settimana di esercizi spirituali era pronto a nascere-partire, mettendo la sua vita nelle mani del Padre per farsi nel Figlio fratello universale”.

Ricordiamo infatti il suo impegno per scavare pozzi d’acqua potabile, per curare i bambini malati, tra cui il trasferimento di Miriam all’ospedale Bambin Gesù a Roma, nel tentativo di salvarla.

Ogni volta che tornava ci raccontava dei passi avanti nella fede del popolo Gurmancè e dei progressi sociali e umanitari che stava ottenendo a poco a poco.

In una lettera del giugno 2018 scrisse: “‘Le nostre decisioni, parole e azioni secondo il Vangelo rivelano sempre il Cristo vivo presente e operante nel mondo. La missione continua e insieme noi continuiamo ad essere le sue mani e i suoi piedi”‘.

Queste parole sono per noi un incoraggiamento e un segno di speranza, speranza per la missione del Niger e speranza nel suo ritorno.

 

Papa Francesco in una delle sue omelie a Santa Marta ha detto che dobbiamo imparare a chiedere a Gesù con forza e con decisione ciò che vogliamo ottenere, noi ora gli chiediamo “fai tornare padre Gigi”.

Ivana e Gianfranco Avanzino