Namatai Kwekweza, attivista pro-democrazia

Namatai Kwekweza è una giovane donna nata nello Zimbabwe 26 anni fa ed è già diventata paladina dei diritti umani. Ma proprio per il suo impegno come attivista pro-democrazia, Namatai Kwekweza ha subito detenzioni illegali. Con coraggio continua a denunciare non solo le intimidazioni e gli arresti illegali, ma anche la criminalizzazione della solidarietà.

Appena diciottenne, Namatai ha fondato il WeLead Trust, organizzazione impegnata nel riunire i giovani e a formarli come futuri leader, attraverso il loro coinvolgimento nei processi decisionali politici. L’intento è infondere consapevolezza nelle giovani generazioni per difendere la democrazia e lo stato di diritto.

Namatai è mossa dalla convinzione che la partecipazione politica sia fondamentale per cambiare la situazione politico-sociale involutiva dello Zimbabwe.

Le violazioni dei diritti e delle libertà nello Zimbabwe

Lo Zimbabwe in questi anni ha conosciuto un aumento delle violazioni dei diritti e delle libertà di espressione, di associazione e di riunione pacifica. I più colpiti sono i difensori dei diritti umani, i membri e sostenitori dell’opposizione politica, attivisti e giornalisti.

Itai Peace Dzamara, giornalista e attivista pro-democrazia del quale da dieci anni non si sa più nulla.

Nel 2025 si ricorda un triste anniversario: sono dieci anni che non si sa più nulla del giornalista e attivista pro-democrazia Itai Peace Dzamara, rapito la mattina del 9 marzo 2015 da cinque uomini. La sua è una sparizione forzata, come ha denunciato Amnesty International.

Dzamara, prima della sua scomparsa, era tra i leader di Occupy Africa Unity Square, gruppo di attivisti pro-democrazia. Due giorni prima della sua sparizione forzata, Dzamara rivolse un appello per chiedere un’azione di protesta contro il deterioramento delle condizioni economiche dello Zimbabwe. Come ha sottolineato Amnesty, tutti i tentativi dei parenti e degli avvocati per i diritti umani di conoscere la sua sorte si sono rivelati infruttuosi.

Il Media Institute of Southern Africa Zimbabwe, un’organizzazione indipendente, ha registrato diverse violazioni che hanno minato la libertà di stampa e impedito ai giornalisti di adempiere al loro dovere costituzionale di informare il pubblico.

Anche i diritti delle donne e dei bambini vengono calpestati. “Gravidanze adolescenziali, abusi sui minori, matrimoni precoci e infantili e tassi di abbandono scolastico precoce tra le ragazze sono rimasti diffusi”, ha denunciato ancora una volta Amnesty International.

Un faro di resistenza 

In un clima politico repressivo, la voce di Namatai Kwekweza è quanto mai coraggiosa e necessaria.

“Quando vieni rapita per aver difeso la verità, quando vai in prigione per aver difeso la verità, è difficile. Ma quando ti svegli la mattina e trascorri la tua vita sotto una campana di vetro, con possibilità e opportunità limitate, è altrettanto difficile. Dobbiamo decidere della nostra vita”, ha affermato la giovane attivista.

Proprio per il suo coraggioso impegno, il suo nome si sta progressivamente facendo conoscere oltre i confini dell’Africa e sta ottenendo importanti riconoscimenti.

Nel 2023 la Kofi Annan Foundation e la Democracy and Culture Foundation le hanno conferito il Kofi Annan NextGen Democracy Prize.

“A nome della Fondazione Kofi Annan, sono lieta di annunciare Namatai Kwekweza come vincitrice del primo Premio Kofi Annan NextGen Democracy”, aveva dichiarato Corinne Momal-Vanian, Direttore Esecutivo della Fondazione Kofi Annan durante la premiazione. “Siamo colpiti dalla sua eccezionale leadership e dalla sua passione per la difesa, il rinnovamento e la promozione della democrazia, sia a livello locale che internazionale”. E Corinne Momal-Vanian aveva aggiunto: “Siamo certi che Namatai e il suo encomiabile lavoro con il WeLead Trust continueranno a ispirare altri, soprattutto i giovani di tutto il mondo, a impegnarsi per la promozione della democrazia”.

Nel 2025, Namatai ha ricevuto un altro prestigioso riconoscimento, il Deutscher Afrika-Preis (Premio tedesco per l’Africa), che viene assegnato a figure africane che si sono distinte per il loro impegno a favore della democrazia, della pace, dei diritti umani, dello sviluppo sostenibile, della ricerca, dell’arte e della cultura o delle questioni sociali del continente.

 “In un’epoca di profondi cambiamenti geopolitici e crescenti minacce alla democrazia in tutto il mondo, Namatai Kwekweza è un faro di speranza, che offre un forte messaggio di fiducia e rinnovamento democratico”, si legge nelle motivazioni del premio a questa giovane donna dello Zimbabwe.

Quella di Namatai è una storia di incrollabile coraggio, resilienza e speranza. A dispetto della sua giovane età, o forse, sarebbe meglio dire, proprio grazie all’energia della sua età, Namatai sprona le nuove generazioni a proteggere la dignità e i diritti dei cittadini dello Zimbabwe.

Nonostante i rischi  – perché il potere nello Zimbabwe calpesta libertà e diritti – Namatai e altri giovani sono dunque un faro di resistenza collettiva contro il pericolo di derive autoritarie (un pericolo che travalica i confini dello Zimbabwe e dell’Africa e che tocca anche i Paesi “democratici”).

Silvia C. Turrin