Ecco una particolare classifica, quella dei 5 migliori musei del continente africano stilata dal sito The Conversation

Museo Maison Tiskiwin, Marrakech, Marocco

È uno dei più antichi di Marrakech. Si concentra sulla storia e la cultura del popolo Amazigh e Tuareg, gruppi nomadi indigeni del Nord Africa. Conserva una collezione di oggetti acquisiti dal fondatore del museo, l’antropologo olandese Bert Flint. Contiene una ricca collezione di oggetti di artigianato, sculture, pitture, abiti tradizionali e tappeti.

Museo Nazionale di Nairobi, Kenya

Si concentra su quattro aspetti: cultura, storia, arte contemporanea e natura. Statue e opere d’arte sono disseminate tra le collezioni. Ogni anno raccoglie e registra migliaia di fossili, che raccontano la storia del continente africano, il più vecchio del pianeta.

Museo delle Civiltà Nere, Dakar, Senegal

Questo museo evoca la storia delle civiltà africane pre-coloniali. Introduce i visitatori alla diversità e ricchezza di queste civiltà. Raccoglie maschere, statue, opere d’arte e oggetti significativi dell’artigianato religioso e sociale. Racconta un’Africa molto diversa da quella a cui ci hanno abituato i libri di storia occidentale.

Museo Nazionale di Antropologia, Luanda, Angola

Aperto nel 1976, subito dopo l’indipendenza dell’Angola dal Portogallo, il museo conserva un notevole patrimonio storico, antropologico, culturale delle diverse etnie di questo immenso Paese. Si possono ammirare una varietà di maschere, strumenti musicali, sculture, opere d’arte, accessori tradizionali e abbigliamento tradizionale. Alcuni dei reperti risalgono agli albori del Regno del Kongo, secolo XIV, prima del loro contatto con gli esploratori portoghesi, fino al XX secolo.

Il Centro “Culla dell’Umanità”, Krugersdorp, Sudafrica

Una delle aree paleontologiche più importanti del mondo, che si sviluppa intorno ai campi fossili degli ominidi di Sterkfontein. Il territorio museale si estende su una vastissima area di 47.000 ettari. Un tuffo nel passato per seguire l’evoluzione dei nostri antenati umani e sul loro sviluppo nel corso di milioni di anni.

Il sito “The Conversation”

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