Ne tratta un libro recentemente acquisito dalla nostra Biblioteca Africana Borghero. L’avventura coloniale italiana, iniziata nel 1885 con l’occupazione dei porti di Massaua e Assab, sulle coste dell’attuale Eritrea, si sa, si concluse miseramente con la sconfitta nella seconda guerra mondiale, e la cessione delle colonie di Libia, Eritrea e Somalia.

Ma la raccolta di saggi curata da Antonio Morone propone una nuova interpretazione del periodo in cui gli italiani si ritirarono dalle ex-colonie e passarono il potere sia alle potenze europee vincitrici, che alle élites locali.

In particolare vengono messe in luce le interazioni tra colonizzatori e colonizzati, tra italiani e africani, con questi ultimi caratterizzati ciascuno dalle peculiarità derivanti dalla propria storia pre-coloniale.

I legami dei popoli delle ex-colonie con l’Italia continuarono e si specificarono ben oltre la data del 1945.

“La dottrina coloniale liberale italiana incentrata sulla “missione civilizzatrice” fu riformata negli anni Quaranta in un impegno a perseguire una politica in favore dello sviluppo delle colonie, al fine di conservarne il controllo.

Un volume di questo tipo risulta indispensabile per far compiere al nostro paese una “resa dei conti” col proprio passato coloniale e con la fine di esso, sviluppando un discorso storico e politico sulla decolonizzazione che in altre realtà europee sembra già essere affermato. L’analisi della fine del colonialismo italiano, con la sua peculiare internazionalizzazione della vicenda, deve farci riflettere su come esso sia l’unico in cui non vi fu uno scontro diretto tra colonizzato e colonizzatore, capace di generare un ripensamento di alcune categorie culturali e identitarie: categorie con cui oggi il nostro paese necessita di confrontarsi”. (Federico Perini in: pandorarivista.it)

Dalla quarta di copertina:

Quando e come finì il colonialismo italiano? Quali furono i suoi principali lasciti per l’Africa e l’Italia? A queste domande gli autori dei saggi raccolti nel volume rispondono partendo da diverse prospettive disciplinari, argomenti e casi di studio.

Nel volume vengono così poste a confronto la storia politica, sociale e delle relazioni internazionali con il diritto, l’antropologia e la demografia.

Tre sono i nodi tematici affrontati in particolare: la rinnovata politica coloniale dell’Italia repubblicana nel secondo dopoguerra; il mutare dei rapporti politici e sociali tra colonizzatori e colonizzati nella lunga transizione all’indipendenza delle colonie; e infine la dimensione delle memorie e delle rappresentazioni del passato coloniale.

Solo nel 1949, l’Italia riconobbe per la prima volta il diritto degli ex colonizzati all’autodeterminazione; ne seguirono tre differenti processi di decolonizzazione in Libia, Eritrea e Somalia.

La fine del colonialismo italiano. Politica, società e memorie, a cura di Antonio M. Morone, Le Monnier, Firenze, 2019, pagine: VIII-296, € 21,.00