Black Panther è il film prodotto da Marvel e Disney, che racconta del leggendario stato africano di Wakanda, mai colonizzato dai bianchi e divenuto il più paese più sviluppato del mondo. La sua potenza straordinaria gli viene dal possedere le uniche miniere al mondo di “vibranio”, un metallo impiegato nello sviluppo di tecnologie sofisticate, e in particolare nella fabbricazioni di armi superiori.

T’Challa, il nuovo re di Wakanda, è minacciato dal cugino Killmonger, che vuole sottrargli il potere che gli è conferito dal vibranio. Costui si allea con un contrabbandiere, e contro di loro T’Challa deve lottare strenuamente per preservare la particolarità di Wakanda. Accanto a lui combattono le Dora Milaje, un’armata di amazzoni. T’Challa, che diventa Black Panther quando sfrutta i poteri soprannaturali dei re di Wakanda, è il super-eroe positivo che unisce in sé la fedeltà alla tradizione e il dominio della più moderna tecnologia. Può essere l’incarnazione dell’aspirazione di molti giovani africani moderni, che pur adottando la tecnologia occidentale, per affrancare il continente dalla povertà e dall’arretratezza, non vogliono perdere il legame con la propria storia e la propria identità.

Il film riprende un fumetto prodotto e distribuito già da molti anni dalla Marvel. Il regista del film è l’afro-americano Ryan Coogler, e nel cast ci sono parecchi neri americani, ma anche attori e attrici africani, come la kenyana Lupita Nyong’o, la nigeriana Sope Aluko, l’ivoriano Isaac de Bankolé, e Danaï Gurira, originaria dello Zimbabwe.

Ma l’Africa è presente in tanti modi: la costumista Ruth Carter si è ispirata alle tenute tradizionali di alcuni popoli dell’Africa, come i  Maasai, gli Himba, e i Dogon. Ludwig Göransson, autore della colonna sonora, ha vissuto alcuni giorni tra i fulani dell’Africa Occidentale, per impregnarsi della loro musica e adottare i loro strumenti musicali, uno dei quali è il “tama”, che risuona lungo tutto il film.

Il film sta ottenendo un successo strepitoso in tutti i paesi del continente africano. È un’immagine fortemente positiva dell’Africa che il film propaga, che rende orgoglioso il pubblico: “Finalmente l’Africa è valorizzata, invece che disprezzata”, è il commento unanime degli spettatori. Il pubblico vede rappresentata nel film un’Africa libera, potente, sicura di sé, che lotta per la giustizia.

C’è persino chi, commentando il film, vede nell’eroe Black Panther l’incarnazione del mito di un salvatore africano, che viene a liberare i popoli oppressi dal neocolonialismo.

Sono soprattutto i giovani che riempiono le sale dei cinema, e ne escono rafforzati nelle loro speranze e ambizioni, fiduciosi che l’Africa ha davanti a sé un futuro glorioso. Un futuro illuminato dagli ideali di libertà, giustizia, uguaglianza, coraggio, altruismo, gli stessi che il film veicola.

(MP)