L’8 dicembre del 1856 Mons. De Brésillac saliva al Santuario di Nostra Signora di Fourvière, insieme ad alcuni suoi seguaci che avevano accolto il suo appello a diventare missionari in Africa. Davanti alla statua della Madonna hanno consacrato la loro vita e l’istituto nascente alla missione ad gentes tra i popoli africani. P. Ceferino Cainelli, Provinciale, ci aiuta a vivere nell’oggi questo anniversario, rinnovando il nostro sì alla chiamata di Gesù per la missione ad gentes

“La fede nel Signore apre tutti noi missionari SMA ad “orizzonti sempre nuovi”; dove le nostre debolezze si trasformano in un mezzo privilegiato attraverso cui Dio continua a scrivere la storia della salvezza in mezzo al suo popolo.

In questa storia noi tutti, chiamati alla missione, ci riconosciamo come uno strumento nelle Sue mani, disposti a lavorare nella Sua messe.

Come operai del Signore, sperimentiamo anche noi che siamo pochi. Sperimentiamo qualche volta la stanchezza e l’incertezza di fronte alla missione che Lui stesso ci ha confidato. È a noi che il Signore dice: “la messe è ancora oggi abbondante”. Ma allo stesso tempo chiede di non scoraggiarsi. E ci indica la strada da seguire: la preghiera.

È nella preghiera che noi ci rinnoviamo costantemente. È nella preghiera che impariamo ed “essere missionari dal profondo del cuore, facendo quello che “Lui vuole, come lui vuole e niente di più”, come scriveva Mons. de Brésillac, il nostro Fondatore.

Nell’itinerario di preparazione alla celebrazione del Natale, vogliamo in questo tempo di Avvento coltivare di più la speranza. Per noi questa speranza è Cristo. “Cristo mia speranza” significa che ogni mio desiderio di bene trova in Lui una possibilità reale: con Lui posso sperare che la mia vita sia buona e sia piena, eterna, perché è Dio stesso che si è fatto vicino fino ad entrare nella nostra umanità” (Benedetto XVI).

I 163 anni della nostra fondazione come istituto missionario ci ricordano che “la presenza provvidente” di Dio non manca mai. La nostra risposta, il nostro atteggiamento vuole essere semplicemente quello che ci indica Maria: “fare tutto quanto Lui ci dice”. In questa “gioiosa obbedienza” vogliamo rinnovare il nostro sì alla sua chiamata.

“Nati dalla morte”, come missionari SMA, vogliamo continuare ad annunciare la VITA nel Suo nome. Continuare a seminare nel Suo e UNICO NOME. Annunciandolo come Maestro e Salvatore.

Il Signore continua a “chiamare a sé i suoi discepoli”. Continua a chiamare noi missionari SMA in questo momento preciso della storia per: “continuare a fare strada, per predicare, per dire che il regno dei celi è vicino”. E ci ricorda che tutto questo non è merito nostro, è DONO SUO: “gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date”.

Gesù ci affida anche il potere di combattere il male. Questo male che si presenta in forma di scoraggiamento, di apatia, di indifferenza, di abbandono a noi stessi, di assenza o mancanza della nostra cura interiore e spirituale. Male che ci spinge a cercare in noi la forza, dimenticando qualche volta che la forza soltanto viene della “nostra unione profonda a Cristo nella sua Parola”.

O Signore, accetta le nostre mancanze, le nostre debolezze, i nostri errori come parte della nostra offerta al Tuo altare, dove rinnoviamo in questo giorno il nostro desiderio di essere con sempre con Te.

Tu, Signore, hai concesso a ognuno di noi la grazia della vocazione missionaria per andare verso “le pecore perdute”. È una grazia troppo grande che noi non meritiamo.

Continua a darci, Signore, un cuore come il tuo, pieno di compassione di fronte a tanta miseria umana, ispirandoci “il gesto e la parola giusta” per avvicinargli a te.

Nel tuo nome, Signore, continuammo a pregare: “perché mandi operai nella tua messe” … nella nostra comunità che prima di tutto è la Tua comunità.

Se anche questa è “la Tua santa volontà” (de Brésillac), ti chiediamo di fare tornare tra noi il Tuo figlio e operaio p. Gigi Maccalli, affinché insieme a noi, suoi fratelli possiamo dire insieme a Maria: “il nostro spirito esulta in Dio nostro salvatore”.

P. Ceferino Cainelli

Nelle foto:

  • il santuario di Fourvière e Mons. de Brésillac
  • la messa di celebrazione dell’anniversario di fondazione nella cappella SMA di Genova