La missione in Africa continua, e per noi missionari della SMA è una missione sempre più presa a carico dagli stessi africani. Nel nord del Ghana e nell’Alto Egitto, missionari SMA provenienti dall’Africa hanno cominciato due nuovi progetti, in una parrocchia rurale a fianco dei contadini, e insieme al clero copto cattolico, che chiede alla SMA di aiutarlo ad essere più missionario.

Raymond Koffi, Nord del Ghana: abbiamo a cuore lo sviluppo

Sono stato nominato alla parrocchia di Babaso-Dome nel 2014, sei mesi dopo la mia ordinazione sacerdotale. È una parrocchia tipicamente rurale, situata nella regione Afram Plains North, centro-nord del Ghana. La quasi totalità dei miei cristiani sono contadini.

È una parrocchia molto recente e sono pochi le comunità di villaggio che hanno una cappella. Per questo ci siamo dati l’obiettivo di raccogliere tra le varie comunità i fondi per costruire ogni anno una cappella. Ma è un obiettivo difficile da raggiungere.

Oltre al lavoro pastorale, dedico una parte del mio tempo ad alcuni progetti sociali, che permettono l’autosufficienza della parrocchia: il micro-credito in collaborazione con una banca locale, la Credit Union, e il Farmers Programme (aiuto ai contadini per mezzo di un magazzino di stockaggio delle sementi e di una mandria di 44 mucche). In più la Parrocchia gestisce, grazie ai laici, un negozio di alimentari, una piccola piantagione, e una scuola elementare, la Brésillac Catholic Basic School.

Queste attività mi mettono a contatto con tanti laici, volontari e salariati, e mi rendono più responsabile per lo sviluppo umano della nostra regione, più attento alle condizioni di vita spesso difficili dei nostri contadini.  

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Jean-Paul Silué e p. Wilson Kodav Alto Egitto: missionari insieme ai cattolici copti

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Dallo scorso settembre la SMA è presente a Sohag, città situata nella diocesi copta cattolica di Tahta, nell’Alto Egitto, su invito del suo vescovo, Mons. Youssef Abol Kheir. Incaricati di iniziare questa nuova missione sono nostri confratelli p. Jean-Paul Silué (ivoriano) e p. Wilson Kodav (indiano).

Il Vescovo ha voluto nella sua diocesi la presenza di un istituto missionario, perché la diocesi, i suoi preti, i suoi laici, hanno urgente bisogno di un nuovo soffio missionario e di una maggiore apertura all’universalità della chiesa.

Essendo una diocesi copta cattolica, i nostri due confratelli si devono inserire in pieno in questo particolare tipo di pastorale e di liturgia, e per questo hanno avuto un tempo opportuno di iniziazione al rito copto.

Per il momento i due confratelli danno una mano a dei preti copti in due parrocchie differenti, ma risiedono in una casa della SMA, insieme ad due seminaristi che svolgono qui il loro tirocinio. La loro giornata è ritmata dagli impegni pastorale: messa, confessioni, catechesi, pastorale giovanile,visita ai malati, ma anche animazione vocazionale e missionaria.

Il 31 gennaio prossimo la diocesi li accoglierà ufficialmente, in una speciale celebrazione presieduta dal vescovo.

(Notizia inviataci da P. Robbin Kamemba (SMA),
Shoubra, Il Cairo, Egitto)

AGGIORNAMENTO DEL 9 FEBBRAIO: il sito della SMA dell’India pubblica le foto e il commento sulla cerimonia di accoglienza dei padri Jean Paul e Wilson nella Diocesi di Sohag. Leggi!