Il 25 maggio si celebra in tutto il mondo l’Africa Day.

Tema centrale di quest’anno è la “Giustizia per gli africani e per le persone di discendenza africana attraverso le riparazioni”. L’Unione Africana (UA) si sta sempre più attivando per ottenere risarcimenti e giustizia per i crimini storici commessi durante il periodo coloniale e l’epoca della tratta degli schiavi.

Questo lavoro si estende anche alla restituzione di beni culturali, ovvero di quell’immenso patrimonio saccheggiato dai colonizzatori.

Tra le figure africane che hanno dato slancio al movimento per le riparazioni vi è il nigeriano Moshood Kashimawo Olawale Abiola  (24 agosto 1937 – 7 luglio 1998). Chiamato anche M. K. O. Abiola, questo personaggio poco noto in Europa, è stato un magnate dell’industria, nonché editore e politico.

Candidato alla presidenza della Nigeria nel 1993, non poté mai accedere a tale ruolo per l’annullamento dei risultati elettorali. Venne arrestato e morì in detenzione. In vita si impegnò strenuamente proprio a favore delle riparazioni agli africani.

Anche per il tramite del suo operato, si tenne nel 1993, in Nigeria, la Conferenza sulle Riparazioni, organizzata per intraprendere azioni volte a ottenere risarcimenti per i danni arrecati all’Africa e alla diaspora africana a seguito della schiavitù, della colonizzazione, dell’apartheid e del razzismo. Sulla scia di questa conferenza venne fondato da Bernie Grant l’Africa Reparations Movement.

In seguito, l’Unione Africana e le Nazioni Unite, nel corso di una Conferenza Mondiale tenutasi nel 2001, hanno adottato la Dichiarazione e il Programma d’Azione di Durban. Con tale Dichiarazione si sono riconosciuti i drammi e le spaventose conseguenze del razzismo, della discriminazione razziale, della xenofobia e dell’intolleranza.

Nella Dichiarazione di Durban si sottolinea la necessità che le vittime, nonché i discendenti delle vittime di queste violazioni dei diritti umani abbiano accesso alla giustizia, all’assistenza legale, a una protezione e a riparazioni.

Il periodo 2015-2024 appena conclusosi è stato il “Decennio internazionale per le persone di discendenza africana”: in questi anni si sono fatti progressi per dare riconoscimento e giustizia ai discendenti africani in tutto il mondo.

L’Africa Day 2025 si inserisce in questo cammino volto a promuovere una forte unità tra i cittadini africani e la diaspora africana, per agire in modo coeso affinché si possano ottenere giustizia e riparazioni alle vittime della colonizzazione e dell’apartheid.

Celebrare l’Africa Day significa anche ricordare gli sforzi di tante donne e tanti uomini nel concretizzare il sogno di un’Africa unita, libera e indipendente.

a cura di Silvia C. Turrin