Nelle vie di Padova dal tre novembre sono comparse piattaforme e uomini vestiti di giallo fluorescente che installavano file di luci natalizie sui bordi dei tetti di palazzi storici, di luoghi significativi della città, quasi a voler dire che, più sono poste in alto, più luce possono fare rendendo bella quella zona.

Un giorno mi sono trovata ad alzare così tanto la testa per vedere che cosa stava accadendo che mi sono chiesta: “Perché quest’anno c’è così tanto bisogno di illuminare strade e palazzi? Perché si è cominciato così presto ad annunciare il Natale? Perché così tante luci?”.

E più alzavo lo sguardo per vedere che cosa stavano allestendo, più nasceva dentro di me questa domanda: “Ma noi abbiamo bisogno di luci o di Luce?

Premetto che io adoro il Natale e sono una di quelle a cui piace illuminare casa e che si perde ad ammirare, con stupore, la magia delle lucine colorate.

La domanda però che mi è nata mi interroga sulla mia ricerca della “Luce”, sulla bellezza di essere avvolti dalla “Sua” Luce, dal desiderio sempre più profondo di immergermi nel Signore per farne esperienza vera, concreta.

Così trasformo la mia domanda in preghiera per me e per ciascuno di noi perché possa essere un Natale di Luce, con l’augurio che ogni luce possa stupirci, aiutarci a creare nel nostro cuore quel giusto spazio dove la bellezza e la novità di Dio salvatore possano entrare e portare luce, pensando soprattutto a quelle zone d’ombra che abitano dentro di noi, a quegli atteggiamenti ostili che possono bloccarci, a quegli incontri che ci creano difficoltà e incapacità di relazionarci.

Per dirla con un’efficace espressione usata dal vescovo Tonino Bello: la luce di Gesù è capace di trasformare le “ferite” in “feritoie”.

Nasce così un augurio che attingo da queste parole di Gesù: «Voi siete la luce del mondo… (Mt 5,14)» perché possiamo regalarci in questo Natale un incontro calmo e profondo con Gesù bambino, con il Figlio di Dio nato per noi nella quotidianità di una famiglia, nella povertà di un tempo, nel susseguirsi di una storia che è ancora attuale, tra giochi di potere e rivalità, tra motivi per possedere e occasioni per ridare possibilità di scelte alla nostra vita.

Possa questo Natale, con ogni sua manifestazione di luci, aiutarci a vincere paure e resistenze, a trovare il coraggio di osare per dare alle nostre occasioni di crescita motivi per crederci e affidarci al Signore.

Buone luci di Natale a ciascuno di noi e, aiutati dalle parole del tradizionale canto “Astro del ciel”, preghiamo insieme:

Luce dona alle menti, pace infondi nei cuor“.

Silvia Sandon


Questo scritto è disponibile anche sul nuovo numero
della rivista SMA di animazione missionaria
Il Campo

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