(…)
le buone suore avevano sistemato una mangiatoia
di palme per offrire rifugio
a una bella scena di gesso di Betlemme.
La sacra famiglia era al centro, serena,
Gesù bambino paffuto con sguardo saggio e guance rosate,
uno dei Magi, secondo la leggenda,
simile a un nero Otello in abiti sontuosi.
Altre figure di uomini e angeli stavano a distanza
ben calcolata dal cuore del miracolo divino,
e il solito bue guardava fissamente
perso in un sacro stupore…
Più povera dei poveri fedeli astanti
che avevano pagato il tributo di offerte pietose
con qualche nuova moneta d’alluminio
che pochi mercanti avrebbero accettato,
e un biglietto logoro da cinque scellini,
lei sola si segnò e pregò a occhi aperti.
Il suo bambino, piatto come una lucertola morta,
sulle sue spalle, mani e piedi cauterizzati dalla fame,
era nel suo genere un miracolo.
Grandi occhi incavati, feriti oltre la noia
fino a una piatta viscosità indistinguente
andavano a sfinire lontano,
immobili oltre le spalle…
Finita la sua adorazione
lei rigirò il bambino indicando col dito
quelle graziose statuine di Dio
e angeli, e uomini e bestie,
una scena che tocca il cuore di un bambino.
Ma tutto quello che egli concesse fu uno sguardo
inespressivo e lento di totale irriconoscimento,
e riprese a ruotare la testa enorme
sfinendo come prima nella sua vuota distanza.
Lei si strinse nelle spalle, si segnò
ancora, e lo portò via.

Chinua Achebe
Natale in Biafra è stata scritta da Chinua Achebe, lo scrittore nigeriano capostipite di tutti i romanzieri africani, nel pieno della crisi politica e militare dello Stato del Biafra, alla fine degli anni Sessanta.
Inserita tra le poesie sulla guerra, è tratta da Attento, “Soul brother”! (Jaca book, biblioteca Agip, traduzione di Roberto Mussapi e Teresa Sorace Maresca, 1995, pp.31-34) .
La poesia descrive le sofferenze dei civili durante la sanguinosa guerra civile nigeriana (1967-70) (nota anche come guerra del Biafra), iniziata quando la parte orientale della Nigeria, a maggioranza Igbo, tentò di secedere e formare uno stato indipendente.
Il conflitto che ne seguì si rivelò disastroso per la nazione e causò ingenti perdite di vite umane a causa degli attacchi militari nigeriani contro la popolazione civile del Biafra, oltre a malattie e carestie.
A cura di Ludovica Piombino
Biblioteca africana Borghero
