Festa SMA 2022: “Essere missionari dal profondo del cuore”

Si è conclusa la festa annuale della SMA a Genova, che oltre a chiudere la prima parte delle attività dell’anno, ci ricorda la data della morte del fondatore della SMA, mons. de Brésillac (25 giugno 1859), ed inoltre abbiamo avuto la possibilità di festeggiare insieme a padre Vito Girotto i suoi 50 anni di ordinazione sacerdotale.

I volontari amici della SMA hanno preparato con grande entusiasmo questo evento ed ognuno ha svolto la sua opera con grande gioia, amore e riconoscenza per tutto quello che i missionari SMA hanno e continuano a testimoniare con la loro vita nell’attività missionaria (nella missione)

Era presente uno stand che presentava vari libri, tra cui alcuni scritti dai padri SMA sulla spiritualità della SMA e sulle missioni, oltre un secondo stand in cui erano esposti prodotti artigianali africani.

Interessanti e toccanti le testimonianze dei missionari venuti dall’Angola (p. Luigino Frattin), dalla Liberia (p. Lorenzo Snider) e dalla Costa d’Avorio (P. Leopoldo Molena), che sono state accompagnate anche da brevi filmati che riguardavano direttamente l’attività da loro svolta in terra di missione.

P. Dario Dozio ha presentato un video che raccoglieva le interviste fatte a tutti i padri SMA sul tema del dono e della missione.

Nell’ omelia della messa, p. Vito Girotto ha prima ricordato p. Nino Aimetta, deceduto da poco, che avrebbe festeggiato i suoi 60 anni di ordinazione.

Ha poi ha ricordato la sua scelta di diventare missionario SMA: “dopo aver conosciuto i missionari SMA, ho pensato che questa era una comunità missionaria che si donava con impegno ed amore grande al Signore, amore annunciato a popoli e persone che l’accoglievano e trovavano la forza di cambiare certe tradizioni e di vivere la fede con gioia.”

Ha ricordato inoltre come la morte del fondatore mons. de Brésillac sia il frutto della volontà di testimoniare come “essere missionario dal profondo del cuore”.

Infatti de Brésillac non è rimasto tranquillo a casa ma ha voluto condividere direttamente con i suoi fratelli la missione verso i più abbandonati, e questo l’ha fatto prima con i suoi scritti e poi con la sua vita.

Anche questo è stato, aggiune p. Vito, un punto di forza che lo ha spinto a scegliere di diventare missionario SMA. I 33 anni passati in Africa (Costa d’Avorio e Niger), continua p. Vito, “mi hanno insegnato a vivere la mia vita cristiana e sacerdotale come servizio semplice ed umile alle persone, ai piccoli e ai grandi, agli ammalati”.

La messa è stata molto partecipata dai presenti, e animata dal coro multietnico che ha accompagnato la funzione con canti in varie lingue, e ha permesso ai presenti di calarsi ancora di più nell’aria missionaria che si respirava ovunque.

Dopo la messa, la cena condivisa preparata con tanta attenzione dai volontari SMA e offerta a tutti gli amici e parenti venuti da Genova, dalla Liguria, dal Piemonte e dalla Lombardia.

Un grazie al Signore per i missionari SMA che ci testimoniano sempre l’attenzione verso i più abbandonati e i più deboli.

Francesco e Gabriella Andaloro

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